Viaggio attraverso i vulcani della Magna Grecia tra illuminismo e romanticismo
di Adriana Pignatelli Mangoni
L’Ambasciata d’Italia in Bulgaria e l’Istituto Italiano di Cultura a Sofia presentano la mostra pannellare dell’artista Adriana Pignatelli Mangoni che racconta una storia per immagini che va molto indietro nel tempo. Le immagini ripercorrono, idealmente, l’itinerario di fuoco dei vulcani italiani attualmente attivi che inizia col complesso dei Campi Flegrei e del Vesuvio, continua con l’arco in gran parte sottomarino che include i vulcani attivi di Stromboli e Vulcano, e infine si conclude con l’Etna. Esse cercano di fissare frammenti di un paesaggio vulcanico nella percezione e interpretazione dei principali viaggiatori, scienziati, artisti e poeti del XVII, XVIII e XIX secolo, ripercorrendo i documenti, i “récits de voyage” e le immagini del “Grand Tour”.
Il viaggio pittorico e letterario tra territorio e storia, tra illuminismo e romanticismo, tra pensiero scientifico e pensiero umanistico, tra arte e poesia, tra la memoria del passato e la rivisitazione del presente, è condensato in cinque tappe fondamentali: Campi Flegrei, Vesuvio, Verso la Sicilia, Sicilia, Mon petit retour.
Questo lavoro ricerca i segni significativi delle emozioni, delle intuizioni, delle prime interpretazioni scientifiche, ancor piene di dubbi dinnanzi alle due immagini ed entità dominanti che si intrecciano in questo itinerario: la Montagna ignea e il Fuoco delle eruzioni. La montagna rimanda agli interrogativi sul significato delle morfologie particolari che nel tempo saranno identificate come vulcani, sulla loro attività eruttiva e sui loro prodotti. Il Fuoco, d’altra parte, contraddistingue anche una categoria interpretativa mitologica e poetica, tipica delle scienze umane.
“Mon petit retour”, che rappresenta l’ultima tappa del viaggio cominciato nei Campi Flegrei, ripercorre l’itinerario dei viaggiatori e consiste nella rivisitazione attuale e personale di Adriana Pignatelli dell’immagine latente al di sotto del paesaggio, che ha fatto scattare la scintilla dell’interpretazione strutturale vulcanologica nell’età dei lumi.
Il paesaggio attuale, scevro dei segni della modernità, viene filtrato dallo sguardo neoilluminista necessario per rivivere quell’incontro nell’epoca in cui i vulcani erano solo i vulcani attivi e i vulcani spenti erano solo montagne fertili ed amiche. L’itinerario di queste piccole gouaches parte da Napoli, dal Vesuvio e va prima a nord-ovest, verso i Campi Flegrei, terra del fuoco e dell’acqua, dei crateri e dei laghi, dei misteri e delle suggestioni. Poi prosegue verso sud-est, da Portici fino alla piana di Paestum, dominata dal profilo dei templi. Da qui va oltre, verso il Sud assolato e impregnato di magia, attraversando la Magna Grecia, fino alla Sicilia e alle isole Eolie.
Curatore della mostra è il prof. Antonello Migliozzi, Università di Napoli Federico II – Centro Museale “Musei delle Scienze Agrarie” – MUSA presso la Reggia di Portici.
Il progetto si avvale del contributo curatoriale del Centro Museale delle Scienze Agrarie (MUSA) presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli e del suo direttore Prof. Stefano Mazzoleni, che ha messo gentilmente a disposizione i materiali digitali della mostra.
La mostra pannellare è liberamente accessibile al pubblico sul lato esterno dell’Ambasciata d’Italia a Sofia in via Parizh dal 5 settembre al 20 dicembre 2024.
https://novinata.bg/obsthestvo/vazduh-voda-zemq-ogan/
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