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Storie dalla montagna 2021

Arriva il consueto appuntamento con il cinema italiano dedicato alla montagna!

Dal 15 al 19 febbraio 2021 potrete vedere un ricco programma di documentari, tutte produzioni italiane dedicate all’Italia.

Ecco programma completo:

15 febbraio

19:00 – 19:15 – inaugurazione

19:15 – 19:50 – “Aaron Durogati – Playing With The Invisible“, Italia, 2018, Matteo Vettorel, Damiano Levati, 33′ 

Alcune cose non possono essere evitate, l’importante è avere la capacità di rimettere insieme i pezzi e continuare. Ogni odissea ha bisogno del suo mare: è nella solitudine luminosa dell’autunno nelle Dolomiti che Aaron Durogati, formidabile pilota e autentico esteta del volo, affronta il suo personale viaggio per imparare a rialzarsi. Una storia intima e potente sulla fragilità e la resilienza umana, per riscoprire il volo come gesto puro e autentica espressione di sé.

19:50 – 20:12 – “Exposed to dreams”, Italia, 2012, Simone Moro, Mario Curnis, 22’

Nel film, Moro racconta all’amico e alpinista Mario Curnis l’esperienza della primavera scorsa all’Everest: partito con la spedizione di Vittorio Brumotti, bloccata poi dal governo nepalese, Moro ha proseguito verso l’Everest puntando al traverso Everest-Lhotse, suo sogno da una vita. Non è riuscito a portarlo a termine, ma si è impegnato per settimane nei soccorsi dell’Himalayan Rescue Team, con cui collabora come pilota dalla sua fondazione. Il film alterna immagini spettacolari dell’aria sottile con l’amaro stupore di un alpinista impossibilitato a realizzare il suo sogno, e fotografa l’affollamento di persone sulla via di salita.

20:22 – 21:12 – “Leo Gasperl: l’eleganza della piega”, Italia, Luca Bich, Andrea Brugnoli, Italia, 50′

LEO GASPERL, angelo delle nevi, uomo jet degli anni ’30, fu il primo allenatore della squadra nazionale di sci. Fu attore per Luis Trenker e Leni Riefenstahl, maestro di reali e vip internazionali, indossatore e creatore di moda, fotografo e scrittore, artista futurista. Il documentario presenta le molteplici espressioni di un protagonista della scena sciistica del ‘900 raccontata dai frequentatori di Cervinia dell’epoca d’oro. Ne esce un ritratto completo e dinamico ; un coro di voci ci conduce alla scoperta di una esistenza tanto misconosciuta quanto sorprendente.

16 febbraio

19:00 – 20:07 – “Sciare in salita”, Italia, 2016, Chiara Brambilla, 67’

“Sciare in salita” è la storia della Scuola Righini, la scuola di scialpini- smo di Milano, che da generazioni tramanda la cultura della neve alla città. Il film ripercorre, attraverso il microcosmo della scuola, le tappe più importanti della storia dello scialpinismo, dall’evoluzione dei ma- teriali tecnici all’avvento dell’era digitale, mostrando come gli stessi repertori filmici – dalla pellicola ai social media contemporanei – creino narrazioni sempre nuove. Al centro dell’immagine rimane la montagna, oggetto dall’aura misteriosa, che riesce sempre a sottrarsi a tutte le rappresentazioni e gli immaginari di cui gli uomini l’hanno rivestita nel tempo.

20:07 – 20:52 – “Crisp”, Italia, 2016, Filippo Salvioni, 45’

Partendo dai ricordi di quando era bambina e da alcune vecchie immagini dell’Iditarod in Alaska, la protagonista spiega cosa la porta a partire per mettersi alla prova, affrontare le sue paure e condividere emozioni ed esperienze con il compagno di vita Sebastiano Favaro.

20:52 – 21:27 – “Il gioco infinitо”, Italia, 2013, Matteo Modugno, 35’

Due dei migliori alpinisti italiani contemporanei – Matteo della Bordela e Fabio Palma del club “I ragni di Lecco”, stanno provando a fare il debutto nella regione svizzera di Wendenchöck – uno dei templi dell’arrampicata su big wall europea. Questa è anche l’occasione per raccontare le prime tre ascensioni nel periodo 2005-2011 – sulle vie “Portami Via”, “Coelophysis” e “Infinite Jest”, con la partecipazione dei due e di Adriano Carnati, Paolo Spreafico, Silvano Arigoni, Bernardo Rivadosi e Luca Schiera.

17 febbraio

19:00 – 20:03 – “Fino alla fine dell’Everest“, Italia, 2019, Davide Chiesa, 53′ 

Everest, questa parola non può che attirare magneticamente l’interesse di qualsiasi alpinista o di qualsiasi essere umano che la senta. In questo caso con il vocabolo “sentire”, non si intende la parola “udire”, ma proprio l’insieme delle sensazioni che vibrano dentro di noi. Ma di cosa si parla davvero? Una Montagna? Una Dea? Il Tetto del mondo? La sfida di alcuni uomini? L’ascesi di altri? Un fenomeno commerciale? Un affioramento di roccia ricoperto di ghiaccio per caso molto alto? Una chiave di volta? Cosa davvero significa Everest oggi? Ha provato a rispondere a questa domanda l’alpinista piacentino Davide Chiesa, con il suo film Fino alla fine dell’Everest.

20:03 – 20:11 – “Pushing Boundaries, Personal Limits & Big Wall Sketchy Moments” Episode 4, Italia, 8’ – (in lingua inglese con sottotitoli in italiano e in bulgaro)

Il film ci riporta alla salita di Portami Via nel 2005 – una linea ripetuta solo da Tommy Caldwell, Uli Steck e Simon Antamaten. I tre percorsi – “Portami Via”, “Coelophysis” e “Infinite Jest”, opera di Matteo della Bordella e Fabio Palma dal 2005 al 2011, sono esempi di come raggiungere il limite delle normali sfide e superarlo.

20:11 – 20:22 – “Terre di mezzo – Val Grande”, Italia, 2015, Marco Tessaro, 11’ – (in lingua inglese con sottotitoli in italiano e in bulgaro)

Un viaggio attraverso gli insediamenti permanenti nel Parco Nazionale Val Grande, una rete di centri collegata da mulattiere che attraversano una costellazione di alpeggi estivi per la monticazione del bestiame. Il cortometratggio è stato realizzato nell’ambito del progetto “Dal paesaggio della sussistenza a quello della wilderness – Ecomuseo delle Valli Intraschae”.

20:22 – 21:28 – “Oltre il confine, la storia di Ettore Castiglioni”, Italia, 2017, Andrea Azzetti, Federico Massa, 66’

Marco Albino Ferrari ripercorre le tappe salienti della vita dell’alpinista Ettore Castiglioni e cerca di svelare il mistero della sua morte. Ad accompagnarlo, la voce del diario dell’alpinista, che riporta le sue angosce e le sue speranze. Da Milano a una cabinovia che sale verso la montagna, da una caserma in abbandono a una baita nascosta che fu il luogo in cui si rifugiò dopo l’8 settembre e dove fece vita.

18 febbraio

19:00ч. – 19:50ч. – “La conquista del K2“, Italia, 2004, Alessandro Varchetta

Documentario sulla spedizione italiana al K2 del 1954, durante la quale fu raggiunta la conquista della montagna più difficile del mondo.

19:50 – 20:42 – “RESEt – una classe alle Svalbard”, Italia, 2017, Alberto Battocchi, 52’ 

Un insegnante di scienze propone alla sua classe un’avventura: un viaggio educativo alle isole Svalbard, a nord del Circolo Polare Artico. Da qui nasce il progetto Research and Education Svalbard Experience (RESEt), un lungo processo di raccolta fondi, attività di studio, ricerca sul campo e autentico stupore nell’esplorazione delle terre abitate più a nord del pianeta.

20:42 – 21:32 – “Lhotse – Through the storm“, Italia, 2017, Mario Vielmo, 50′ 

Mario Vielmo percorre la salita del Lhotse 8516m, il suo 11 ° 8000m. Un’avventura al limite sulla quarta montagna più alta del mondo insieme a due forti alpinisti, Sebastiano e Nicola. Una salita davvero complicata con tanti dietro le quinte e spiacevoli sorprese. Con un pizzico di follia, senza ossigeno e in mezzo al temporale la salita prosegue con tante incertezze e difficoltà.

19 febbraio

19:00 – 20:06 – ”Finale ’68”, Italia, 2018, Gabriele Canu

Cinquant’anni dopo l’apertura della prima via alpinistica sulla Pietra del Finale, due fratelli, appassionati di montagna, decidono di vivere un’avventura ripercorrendo le tracce dei pionieri che per primi diedero inizio alla storia arrampicatoria di questo luogo. Ne scaturisce un viaggio selvatico alla ricerca di memorie e scoperte. Un vagabondaggio in verticale per esplorare gli altipiani e attraversare le tredici principali pareti del Finalese, ma allo stesso tempo un incontro e confronto con i protagonisti di allora.

20:06. – 20:15 – pausa

20:15 – 21:37 –  „Rosso 70/ Storie e memorie di 70 anni di alpinismo degli scoiattoli di Cortina“, Italia, 2009, Francesco Mansutti, Vinicio Stefanello, 79′ 

Il film ripercorre i 70 anni di attività degli Scoiattoli di Cortina. Nelle testimonianze dirette, che s’intrecciano con straordinari filmati d’epoca, si susseguono uomini e pareti, alpinismo e vita, felicità e dolore, sullo sfondo di una Cortina d’Ampezzo che, lentamente, si trasforma. Cambiano le generazioni, cambia l’alpinismo e l’arrampicata. Ma c’è un legame che fa da collante tra passato e presente: la passione per la montagna, per l’arrampicata, per le Dolomiti e per il proprio paese. Un sentimento che in tutti i 70 anni della loro storia, ha permesso agli Scoiattoli di mantenere la propria identità e allo stesso tempo di progredire e di sperimentare nuovi orizzonti, tanto da diventare il simbolo della città di Cortina e delle sue montagne.

I biglietti sono in vendita presso la cassa del cinema al prezzo di 9 lv/serata.

  • Organizzato da: Bansko film fest
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura