L’AITEF Sardegna (Associazione Italiana Tutela Emigrati Famiglie), il Circolo Sardica di Sofia – Associazione dei Sardi della Bulgaria – con il contributo dell’Assessorato al Lavoro della Regione Sardegna, il patrocinio del Comune di Sardara, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Sofia e il Lettorato di italiano del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale presso la NBU, incontrano gli studenti di lingua italiana della Nuova Bulgara Università per presentare il Patrimonio culturale e turistico di Sardara, località del Sud della Sardegna.
All’incontro prendono parte il dr. Tonino Casu – Presidente AITEF Sardegna, il dr. Alessandro Calia – Vicepresidente Circolo Sardica di Sofia, il dr. Giuseppe Garau – ex Direttore del progetto di gestione e di valorizzazione del patrimonio culturale di Sardara e la dr.ssa Susanna Lavazza, giornalista, scrittrice ed esperta di cultura sarda; suo campo di esperienza l’attualità, i viaggi, la cultura.
Il Parco Museale di Sardara è un’importante area archeologica che ospita numerosi reperti e testimonianze della storia antica dell’isola. Tra le principali attrazioni vi è Il Pozzo Sacro di Sardara, uno dei siti archeologici più affascinanti della Sardegna, situato nell’omonimo comune. Questo antico luogo di culto risale al periodo nuragico e rappresenta uno dei migliori esempi di “pozzi sacri” presenti sull’isola, strutture destinate a funzioni religiose e rituali. Il parco offre anche una panoramica sul patrimonio nuragico, con strutture come il Nuraghe di Santa Maria e le cisterne romane, che testimoniano l’evoluzione delle civiltà che hanno abitato la regione. Il parco è un luogo ideale per gli appassionati di archeologia e per chi desidera immergersi nella storia millenaria della Sardegna.