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Italian Screens al Cinelibri 2025: “Orfeo” di Virgilio Villoresi

Orfeo

Il protagonista del film, Orfeo (Luca Vergoni), fin da bambino, costruisce immaginazioni attorno a una villa abbandonata di fronte a casa sua. Diventato pianista, solitario e visionario, trascorre le sue serate al Polypus, il locale in cui suona, fino al giorno in cui incontra lo sguardo di Eura (Giulia Maenza). Tra i due nasce un amore intenso e totalizzante, ma segnato dal mistero: Eura porta con sé un segreto e a un certo punto scompare. Una notte, Orfeo la scorge varcare una piccola porta su via Saterna, proprio davanti alla villa. Decide di seguirla.

Prima della soglia, incontra l’Uomo Verde, figura enigmatica che sembra conoscere i misteri di quel passaggio. Oltre la porta si apre un aldilà visionario, popolato da creature fantastiche come le Melusine, il Mago dei Boschi e processioni di scheletri. Nella villa, Orfeo si imbatte nella Giacca, un diavolo custode che prende possesso del suo corpo per rivivere, attraverso la musica, memorie perdute.

Con il film Orfeo, Virgilio Villoresi adatta Poema a fumetti di Dino Buzzati trasformandolo in un viaggio sensoriale e simbolico, che mescola cinema, animazione artigianale e illusioni ottiche. “Orfeo nasce da un immaginario che sentivo vicino,” spiega il regista a proposito del film.

Il risultato è un’opera che attraversa mito, amore e perdita attraverso un linguaggio che unisce sperimentazione e memoria personale.

Virgilio Villoresi è nato il 10 novembre 1980 a Fiesole (Firenze, Italia). Ha appreso la sintesi alchemica da Harry Smith, l’ontologia strutturale da Jonas Mekas, come fare arte con la spazzatura da Jack Smith e la magia rituale da Kenneth Anger. Le sue prime ispirazioni includono gli animatori polacchi [Jan Lenica, Zbigniew Rybczynski, Walerian Borowczyk, Daniel Schezcura, Jerzy Zitzmann], il cinema europeo sperimentale [Patrick Bokanowski, Chris Marker, Straub e Huillet], l’underground americano [Maya Deren, Stan Brakhage, Fratelli Kuchar], l’avanguardia europea [Jean Cocteau, Luis Buñuel, Man Ray, Oskar Fischinger], l’esperimento italiano [Paolo Gioli, Alberto Grifi], così come il teatro, l’arte e la letteratura d’avanguardia. Vive e lavora a Milano.

 

Cinema Vlaykova – Sabato, 11 ottobre, ore 17.30

Cinema Odeon – Sabato, 18 ottobre, ore 19.15

  • Organizzato da: Festival Cinelibri
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura a Sofia