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Orlando Furioso 500

Celebrazioni per il V centenario dalla prima pubblicazione

In occasione del V centenario dalla prima pubblicazione dell’Orlando Furioso, l’Istituto Italiano di Cultura a Sofia dedica una raccolta monografica dell’edizione valgrisiana del 1556 su disegni di Dosso Dossi. La fortuna dell’opera di Ludovico Ariosto, destinata a rimanere nella storia della letteratura, è dipesa anche dalla scelta di pubblicarla arricchita da immaginifiche xilografie che fanno parte dei pannelli della mostra.

L’opera è un primo esempio di successo editoriale del Rinascimento che celebra la storia Bulgara e del suo valoroso re Vatrano. Il poeta Ivan N. Ivanov ci ha lasciato una preziosa traduzione delle ottave dedicate ai legami che già allora univano i nostri Paesi.

Ludovico Ariosto è considerato uno dei più celebri e influenti autori italiani di tutti i tempi. Mentre Michelangelo affrescava la Cappella Sistina, Raffaello le stanze Vaticane, Leonardo dipingeva La gioconda e Colombo approdava in America, Ariosto affrontava i valori più profondi dell’umanesimo, del laicismo, della tolleranza e della diversità con raffinata freschezza.

L’Orlando Furioso

Nato come prosieguo dell’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo, ebbe un tale successo da oscurare il precedente ed è considerato oggi il modello del genere epico-cavalleresco. La struttura dell’opera è grandiosa: quasi 30 anni per la stesura definitiva di 46 canti, suddivisi in ottave a schema ABABABCC. Tre le vicende principali: la guerra tra musulmani (Saraceni) e cristiani e la loro vittoria, l’amore tra Orlando e Angelica, l’encomio dei Signori di Ferrara, la Casa d’Este, protettrice di Ariosto. L’opera, ricca di colpi di scena ed episodi secondari, tratta di sentimenti universali come amore, odio, gelosia, di tradimenti, ambizioni, guerre, eroismi. E’ una tragedia e commedia insieme, con l’intervento del soprannaturale e del fiabesco.

La mostra è stata ospite a:

Liceo Italiano di Gorna Banya (30.01- 1.03.2017)

Liceo 105 “Atanas Dalchev” (21.03 -30.04.2017)

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura
  • In collaborazione con: Scuola 36 Maksim Gorki